Flora D, E, F
Dittimella, Dafne comune, in pantesco: mastrugiuvanni.
Fioritura agosto
La pianta è leggermente velenosa. Nonostante - o per questo - si usa la corteccia dei rami lunghi come emostatico avvolgendola intorno alla ferita.
Stramonio comune - o erba del diavolo, famiglia delle Solanacee. I fiori rimangono chiusi durante il giorno, si aprono da notte emanando un penetrante odore che attira le farfalle notturni.
(Foto: 30.10.) La pianta è velenosissima - una capsula di una frutta può contenere 500 semi... I semi hanno le proprietà narcotiche, sedative ed allucinogene e sono utilizzate oggi sia a scopo terapeutico sia nei rituali degli sciamani indiani.
(A Pantelleria si tratta dalla sottospecie gingidium) Carota delle scogliere, Carota selvatica. Il nome "Daucus" deriva probabilmente dal greco "dakkos" (= pianta selvatica) e "carota" dal greco "karotòn".
Le foglie emanano un aroma gradevole. I fiori bianchi a ombrello hanno a volte in centro dell'infiorescenza un colore sterile con corolla di colore porporino scuro. La radice e lunga fino a 20 cm e di colore giallastro ed è commestibili (insalata, legumi).
Ruchetta dei muri. La pianta arriva all'altezza di 40-50 cm. Ha le foglie basali in rossetta, il fusto sbriciolato ha un odore sgradevole ed è spesso privo di foglie. In nome del genere deriva dal greco "diplòos" = "doppio" in perché i semi sono in doppia seria nella siliqua.
Ruchetta (o rucola) selvatica. La pianta voluminosa non supera i 50 cm di altezza. Il fusto ha numerose ramificazioni e sui rami si trovano le foglie, profondamente incise, strette e dentate con una consistenza carnosa. Alla base del cespo le foglie sono lunghe fino a 15 cm. Le parti ricercate sono le foglie, man non raccoglierle nei campi concimati perché sono pieno di sali e nitriti, ma in terreni poveri. Per l'uso in cucina non ci sono limiti.
Trifoglino irsuto. La pianta appartiene alla famiglia di caratterizzata di una forte pelosità sericea di fusti e foglie ("irsuto!").
Il nome scientifico della pianta potrebbe derivare dall'antica usanza di sfregare la punta della lancia (greco "dory") con la pianta per rendere difficoltosa la guarigione dei nemici (ma almeno oggi la pianta non risulta velenosa).
Viperina piantaginea. La pianta è alta 20-60 cm. I fusti sono eretti, ramificati, ricoperti di peli brevi e setole molli. I fiori presentano una corolla imbutiforme e obliqua, inizialmente purpurea, poi blu brillante. La forma delle infiorescenze ricurve simili a una testa di serpente ha dato il nome generico della pianta: deriva dal greco "echis" (= biscia).
La pianta è velenosa per gli animali da pascolo, specialmente per i cavalli.
Viperina plantaginea con i fiori blu.
Elleborine minore
Erica arborea, radica, Nome pantesco: scappuccina.
Fiorisce in primavera.
Foglie e rametti tipo ciuffo
Erica multiflora. Nome pant.: scappuccina. Fiori rosa: (autunno)
Foglie: tipo lavabottiglie
(Anche Conyca can.) Saeppola (can.), un neofita invasiva, conosciuto in Europa dal settecento.
I fiori rassomigliano ai pratolini. L'entità officinale; i fiori e il succo sono utilizzati nella medicina popolare.
Il nome scientifico viene dall'aspetto della infruttescenza pelosa: erio = lanoso e geron = vecchio.
Becco di gru a rosetta (Monastero, 18.4.)
Becco di gru
Euforbia arborescente (E. arborea). Nome pantesco: tássu.
Ferraria, nome pant.: puzza. La ferarria appartiene al genere della famiglia delle Iridacee. È originaria del Sud Africa, ma si trova anche naturalizzata a qualche parte di Europa come a Pantelleria.
I fiori della spezie che si trova a Pantelleria emettono un odore sgradevole (vedi il nome pantesco). Il nome scientifico della pianta ha dato N. J. Burman (1759), un collaboratore di Linné che voleva onorare il botanico gesuita Ferraria di Siena.
Ferula
Finocchio selvatico
Erba franca legnosa (Arenella, aprile)
Fumaria bianca